Non mi fraintendete, vi prego. Questo che vi dico vuole evitare solo la semplificazione. Ed è probabile che semplificando complicatamente, a mia volta, l’alimenti.
Si sa che a Tor Vergata la mattina dopo la “Giornata della Gioventù”, quelli che ripulirono i prati raccolsero, con i debiti attrezzi per la rimozione, centinaia e centinaia di preservativi. Un'”operazione” di giovani che sta alla sensibilità di ognuno giudicare spontanea, o perversa. Tuttavia è un fatto che a me ricorda subito quella favoletta che mi raccontavano da bambino quando, appena dopo essermi confessato, ritornavo a fare i miei soliti peccatucci. Dicevano i miei genitori bonariamrnte severi: “presto padre che passano le pecore…”. E nella favoletta che mi raccontavano, il padrone di queste parole era un lupo (non io) che si stava confessando e ad un prete stava raccontando di tutti gli agnelli sgozzati nell’ultimo mese. Però, mentre si confessava, compunto che vi lascio immaginare, sentiva lo scampanellare del gregge e invitava il prete a far presto che aveva da fare.
Lì a Tor Vergata, nella giornata della gioventù con il Papa, i preservativi. Evidentemente, tra le esortazioni alla continenza del buon Papa ai giovani, qualcuno aveva dovuto fare e pensare come me, e come il lupo: “fa’ presto, padre”. “Ma certo, cosa vuoi con quest’esempio?”, mi direte voi, non lo sai che questo succede anche ogni domenica negli stadi di calcio? Per centomila tifosi ed un tot di sportivi, c’è sempre un qualche centinaio di teppisti che guastano quello che la retorica comune ed il bel parlare dei giornalisti sportivi chiamano “una festa dello sport”. Teppisti come i preservativi a Tor Vergata. Ma, soprattutto, cosa c’entra tutto questo – mi direte ancora – con la sana collettiva emozione per la morte di un signor Papa come Giovanni Paolo II? Nulla forse, quasi sicuramente nulla. Solo che probabilmente c’è qualcosa che trascende dalla sua persona, dalla sua vita virtuosa e dalla sua morte forse, anzi sicuramente edificante, ma soprattutto edificata in posizione orizzontale dalla vorace ricerca di audience dei mass-media. Sicuramente prescinde dalla Fede che si ha in un buon pastore. Che tu o la hai che la hai, o altrimenti non è che te la puoi procurare svoltando l’angolo.
Ma questo è un altro lungo e grande discorso.