Come ci sei arrivato, a capire quello che serve sul serio?, Nan Bo chiese a Nü Yü. Eh, l’ho capito, rispose quello, dal figlio di quella roba lì copiata con l’inchiostro, il quale a sua volta l’aveva imparato dal nipote di quella roba lì letta a voce alta, che l’aveva appreso dagli occhi bene aperti, questi dal senso d’orientamento, questi da quel lavorío lì quand’è la necessità a insegnare, e costui da certe di quelle ballate dolci e dolenti, le quali poi l’avevano capito dal buio pesto, e costui ancora dal mettersi il cuore in pace. Da parte sua quest’ultimo, l’aveva appreso dalla bella incertezza che c’è prima di tutto.
[Tratto dal capitolo VI del Zhuang Zi]