mia madre una cagna piuttosto slanciata, pelo biondo, elegante a suo modo… ma troppo curata per essere una di strada! mio padre un cane nero, grosso e, a causa della vita, ruvido. io, allevato come si può, mammella combattuta fin dalla nascita, sono l’unico superstite di una figliata disperata… adottato e abbandonato, mi sono inventato una vita, accoppiato, rifatto un’altra vita… ho creato il mio clan e mi sono riaccoppiato… ho difeso le mie pretese a oltranza… ho stabilito una legge, mantenuto il potere colle zanne! e ora che sono vecchio e inutile per il clan non esisto più… mèndico tutto il giorno, e mi dico: meglio soli… facendo di pietà virtù!
Il cane
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