Bellum Catilinae, cap. 16
Fidando in questi amici e compagni, Catilina, vuoi perché in ogne luogo il debito era enorme, vuoi perché la gran parte dei veterani sullani, fatto uso del proprio patrimonio con troppa prodigalità e ricordando le passate razzie e la trascorsa vittoria, auspicavano la guerra civile, assunse il proposito di soperchiare la repubblica. Nessun esercito in Italia, Cn. Pompeo in terre lontane conduceva guerra; per una sua candidatura al consolato grande speranza, il senato senza alcuna preoccupazione: tutto tranquillo, tutelato, ma quella la vera opportunità per Catilina.
His amicis sociisque confisus Catilina, simul quod aes alienum per omnis terras ingens erat et quod plerique Sullani milites largius suo usi rapinarum et victoriae veteris memores civile bellum exoptabant, opprimundae rei publicae consilium cepit. In Italia nullus exercitus, Cn. Pompeius in extremis terris bellum gerebat; ipsi consulatum petenti magna spes, senatus nihil sane intentus: tutae tranquillaeque res omnes, sed ea prorsus opportuna Catilinae.
* Ho inteso riprodurre nel testo, con formule corrispondenti in italiano, gli arcaismi utilizzati dall’autore, quali: “in ogne luogo” (per omnis terras), “soperchiare” (opprimundae).
traduzione Danilo Laccetti