Il libro esperienza

Estratti da "A libro chiuso" di Leonardo Bonetti (Sigismundus, 2012).

di in: De libris

Ettore Frani, Luce nera

Il vero libro non è mai solo un libro. C’è in esso un segreto più profondo venuto prima della forma. Un cuore pulsante di cui non possiamo avere conoscenza ma solo fare esperienza.

 

La strada dell’esperienza del libro corre lungo il suo margine, negli spazi bianchi, tra una parola e l’altra.

 

È una strada che non porta in nessun luogo. Perché è l’assenza a trionfare nel libro se il suo vero luogo è già un abbandono. E chi è destinato a sperimentarne il potere non può che percorrere un sentiero senza fine. In quanto il libro è un cammino, e il potere del libro risiede nella sua fragilità costituzionale.

 

Apri il libro e ne verrai inghiottito come in una corona aperta.

 

Qui il libro inaugura esperienze che inducono a cambiamenti meno apparenti e più duraturi.

 

Nell’avventura del libro chiuso si dischiude ogni forma d’esperienza; il libro chiuso unica forma disponibile ad accogliere tutte le fibre dell’essere, tutte le pieghe dell’universo.

 

È nella sua esperienza che vive l’errore e vive la caduta, luoghi di avanzamento e di perdizione, in un cammino fatto passo dopo passo, lungo la costa, verso un centro difficile.