Come le rane in fila dentro il fosso
che melliflua la biscia poi le ingoia
dolcemente stordite e quasi a noia
– quel che vi dico adesso è un paradosso –
come le rane l’una all’altra appresso
quasi liete a finire in quella gola
– quel che vi dico è solo una parola… –
come le rane quando e come e spesso
Come le rane tutte nel cadere
nell’imbuto che vanta la sua gloria
come le rane ignare della storia
prese nel laccio prese nel sedere
Come le rane peste sul groppone
che giunte finalmente alla stazione
quattordicesima della via crucis
– ed è questo il busillis o la lezione –
son liete d’immolarsi ai nuovi duci