5.
Banchiere e professore usuraiucolo
si cede in usufrutto alla politica
salendo in parlamento con la nomina
di senatore a vita senza merito
(dal golpe grigio del palazzo complice)
per l’equazione Calvin-Klein sui prestiti
e il tasso d’interesse sui depositi
(Montale e Montalcini infine cedano
agli alti monti di sapienza tecnica
e moda e morte sempre si affratellino).
Intanto le voragini contabili
ormai per tutti i paschi si spalancano
e a Siena in specie e al monte inaccessibile
che cime di giudizio in fretta avvallano
per il figliolo del sovrano tecnico
-ma i soldi dei vecchietti vanno all’estero:
così di oblate prede si satollano
i draghi che fra i monti si nascondono
e d’essere non visti si compiacciono
(pazienza poi se pochi se ne indignano).
Passato il bel Re Mafia videocratico
con fede e con bellezza, donne facili,
senz’altro ci serviva un accademico
(solenne sobrio compassato equanime)
per dare offe e bocconi a porci e cerberi
del liberismo Goldman-Sachs atlantico.
E nobili pulotti, a cui si tagliano
stipendi e carburanti, manganellano
studenti medi e schiere di disabili:
già, quando nella storia si disintegra
diritto e libertà, non c’è un altro essere
più cieco dell’idiota in casco e plexiglas
-se eccettui il neofascista un po’ maniaco
che a programmare stupri passa il sabato
e con gli amici va allo stadio o al cinema
passando per il borgo degli orefici.
Gli usurpatori intanto se la godono
in banca e in parlamento e ci guadagnano:
librati in metafisica vertigine
il loro sciacallaggio lo argomentano
con calcoli e ragioni ineccepibili
coi loro modi limpidi e impeccabili:
così la sciocca connivente vittima
accetta lungo il ciglio del patibolo
le cortesie d’abisso dei carnefici.
[V – continua]