Come la vecchia signora finlandese della fiaba, come la vecchia signora finlandese, che vive in una casa senza entrate, che vive in una casa senza uscite, sulle bianche distese di gelo, nelle terre deserte, silenziose, del paese della Regina delle Nevi
come la vecchia signora finlandese,
dall’abito da sera verde scuro,
che guarda il fuoco acceso,
nella piccola stanza senza porte,
dall’abito sbracciato,
come stesse per ricevere qualcuno
come la vecchia signora finlandese,
che osserva assorta il fuoco,
il viso poggiato sulla mano,
che vive lì pensando,
che vive lì intessendo,
che è sempre occupata
e i pensieri raccoglie,
i pensieri dipana,
i pensieri ricama,
i pensieri consuma,
che non segue ricordi,
non contempla il futuro,
come la piccola signora solitaria,
che i capelli si pettina con cura,
che l’abito da sera si liscia con la mano, che guarda la finestra come fosse un dipinto, appeso alla parete
come quella vecchia signora finlandese
al centro delle terre del silenzio,
nel remoto paese delle nevi.