Articoli di Gianfranco Mammi

Il libro delle tasche, e ogni tasca ha un suo contenuto pieno di interesse – oppure no, ci sono anche delle tasche vuote; è naturale che ogni tanto ci siano delle tasche senza niente dentro – perché no, caro editore?   Anche una tasca vuota ha un suo senso, una sua dignità, un certo passato. [continua]

Per evitare deflagrazioni nelle strade o dentro ad appartamenti poco sicuri, che potrebbero coinvolgere altre persone che non vogliono ancora suicidarsi, lo Stato appronta in ogni città delle speciali camere di scoppio.

In Brevi dal Nord non esiste un filo conduttore, una traccia, una sia pur esile indicazione che possa suggerire un senso generale e definitivo dell’opera. Non c’è nemmeno una cornice che trasmetta almeno una vaga impressione di unità al gran collage che vi trovate davanti; sembra piuttosto il lavoro di un facchino che ha accatastato in un [continua]


L’uomo nel francobollo è lavato e sbarbato, ma non pare sentirsi a suo agio né divertirsi granché. Guarda stupito fuori dal francobollo; forse è spiazzato dalla caterva di cose che vede al di là, dal momento che da lui non c’è niente. Per meglio dire: c’è solo quello che ha addosso, perché l’uomo nel francobollo [continua]

Anime

di in: Bazar

Tu mi dici: una sedia è una sedia. Io non sono affatto d’accordo.   Tu insisti: ma una sedia che cos’è? È soltanto un poggiaculo. Piano. Una sedia, intanto bisogna vedere chi l’ha fatta. Un artigiano? Un bricoleur? Un’industria? Magari laggiù in Cina, che costa niente.   Ah, questa è stata fatta nel Canton Ticino? [continua]