Una delle poche cose confortevoli che mi sono successe nell’anno in corso è che non ho mai sentito, neanche una volta o a brandelli, la canzone vincitrice di Sanremo. Conosco il titolo, so più o meno di cosa parla, ma non l’ho mai sentita. Forse era meglio che non lo dicessi, potrebbe essere avvertita dai [continua]
Articoli di Paolo Morelli
Non credo sia una deformazione ‘professionale’, un vizio piuttosto. Ce l’ho già da prima che cominciassi a prendere sul serio la scrittura. Il fatto è che sto estremamente attento a tutte le parole che durante il giorno sento attorno a me, ho un orecchio ormai bene allenato al riguardo. Per farmi bello potrei usare quell’aforisma [continua]
Premetto che non dirò chi ha pronunciato in mia presenza questa frase. È successo qualche giorno fa. Passavo in bici davanti al Foro per recarmi da un amico che abita là dietro, quando svoltato l’angolo c’era un assembramento davanti all’hotel che sfrutta il nome latino di ciò che ha di fronte. Si trattava di un [continua]
Sull’autobus l’altro giorno, attanagliato nel traffico romano, nell’afa (duplice esperienza che in contemporanea nessun mistico degno di questo nome credo abbia mai fatto), ho ascoltato un signore sudato oltre i limiti della decenza dichiarare ad un sodale proprio questa frase, se venissero prima i vigili o il traffico. Ho capito subito che doveva trattarsi di [continua]
Sono un accanito ascoltatore di radiocronache calcistiche. Niente a che vedere con la visione e le telecronache. Ascoltare il calcio alla radio è secondo me come la cecità per il veggente, al di là del contenuto prettamente tecnico è passibile di visioni profonde. Del resto i saggi dicono che con la vista si può diventare [continua]
La mattina di circa una settimana fa, percorrendo la statale 652 di Fondo Val di Sangro, in Abruzzo, sull’arcata della galleria dopo il paese di Villa S. Maria ho visto la scritta in vernice rossa: “Facebook, il recinto dei vigliacchi”, scritta in grande. Era ora molto antelucana, stavo andando da solo in montagna nel primo [continua]
Ho aspettato a occuparmi di questa frase, e non perché sperassi di cambiare idea. Posso imbrogliare, ma l’idea che mi sono fatto intorno a quella vicenda sta già scritta su un mio moleskine di tre o quattro anni fa e la ricopio: Charlie-Hebdo, la fine ingloriosa dell’illuminismo. La frase risale all’epoca delle prime vignette su [continua]
È una frase che si è sentita molte volte nei giorni degli assalti agli immigrati nelle periferie, assalti orchestrati dai fascisti, i quali nel frattempo lucravano sull’assistenza agli stessi immigrati. Io questa frase l’ho carpita sere fa in una bettola alternativa, l’anfratto culinario di un centro sociale antagonista. L’ha detta un nero alto due metri [continua]
L’uomo del nuovo millennio s’avvia ad essere tra i più sconcertati di quanti abbiano mai mosso piede sul pianeta. Persino i nessi vitali delle attività fisiologiche, quali il mangiare o il respirare, sembrano troncati, cosí netto e definitivo appare il distacco dell’uomo odierno da un qualsivoglia senso del vivere. Completamente azzerato appare ad esempio il [continua]
Vado spesso in bicicletta lungo il fiume, chiuso in casa tutto il tempo certe volte mi sento una pentola a pressione. L’altro ieri, di lontano sulla pista ciclabile, ho intravisto una coppia che si agitava, man mano arrivando ho visto un ragazzo e una ragazza che stavano litigando. C’era un gran vento contrario, le voci [continua]
Chi mi frequenta sa che a portarmi a cena fuori ci può essere di che divertirsi. Anch’io del resto ormai mi prendo con filosofia. Ho l’impressione perfino che alcuni mi diano appuntamento in certi locali a bella posta, o meglio lo preferirei, piuttosto di constatare come ci siamo ridotti. Uno scrittore del nord che non [continua]
Durante una recente manifestazione nella Grecia martoriata, intervistato da un giornalista tv un signore anziano ha dichiarato: “In una vera democrazia, come cittadino dovrei avere il diritto di non saper niente di economia, e lo Stato dovrebbe proteggermi”. La risposta è implicita, non teniamone conto. Piuttosto quello che colpisce è un problema non da poco, [continua]
Di recente, il regista francese Jean Luc Godard ha dichiarato a un giornalista: “Mi sembra osceno che gli uomini siano sempre raggiungibili”. Si riferiva all’immancabile domanda sul perché non possedesse un telefono cellulare. Stavolta però il grande artista si sbagliava. Lo posso dire con cognizione di causa visto che neanch’io ho un cellulare, non l’ho [continua]
Giorni fa in un bar di periferia m’è capitato di sentir dire: “Quando accetto di fare qualche cosa la faccio bene”. Si trattava di un nero, un ragazzo alto con la tuta da operaio, ben piazzato e in salute, appizzando l’orecchio ho capito che lavora in una piccola fabbrica di congegni frenanti nei dintorni, ed [continua]
Tempo fa, la conduttrice di Linea Verde su Rai 1 era in un forno di un qualche paese italiano, non so dove. Parlava col fornaio, poi a un certo punto s’è diretta decisa verso la telecamera e ha esclamato: Pensate!! Questo pane dura anche una settimana!!! Il calore che emanava dall’affermazione aveva una sua ragion [continua]