Articoli di Roberto Papetti

Come un vero e proprio Almanacco d’altri tempi, da tenere sempre a portata di mano per trovare un po’ di sollievo dai ritmi frenetici della vita quotidiana, questo libriccino tocca il cuore senza alcuna leziosità. Adattissimo anche ai bambini, non fosse altro perché l’autore, tra le altre cose, è anche il più meraviglioso dei giocattolai italiani.


Il 19 agosto del 2012 è scomparso Gianfranco Zavalloni, direttore didattico brillante e creativo, autore di libri stupefacenti sui giochi e sui bambini, disegnatore ed ecologista della prima ora. Lo ricorda qui Roberto Papetti, amico e complice di tante avventure. Il sito di Zavalloni si può ancora visitare, essendo ancora attivo: http://www.scuolacreativa.it.

Amare coloro che sono così: quando entrano in una parte non sono delle persone, dei caratteri e dei soggetti, ma una popolazione discreta, una variazione atmosferica, una mediazione di tinta, una molecola impercettibile, una nebbia o una nuvola di gocce” G. Deleuze “…comprimere pazzamente un piede sinistro nella scarpa destra” L. Carroll Giardino, serraglio e [continua]

Nella partitella di pallone del sabato pomeriggio nella pineta dantesca di Sant’Apollinare in Classe, ho la certezza di sempre giocare in compagnia del Belacqua di Beckett. Comunque in campo ci sono, e anche questa volta gioco, in un campo come questo voglio dire, con la pineta intorno, Belacqua in tuta aragosta che giocherà con noi. [continua]

Costruisco giocattoli come altri scrivono, fanno il formaggio di capra o camminano su un filo a 100 metri d’altezza, come certa gente che si ficca in un garage e lavora una giornata intera, magari di sabato, per fare una cassettiera o aggiustare una motocicletta. Lavoro con le mani, non penso troppo e sono contento, Osservo [continua]

I passeri sono, tra tutti gli animali che vivono accanto all’uomo, quelli più comuni e quotidiani. Sono paradossalmente così comuni che nessuno quasi li nota. Sembrerebbe impossibile se non fosse palese evidenza che zampettano accanto a noi e riescono a vivere nel marasma del mondo di oggi con compassata decenza. Tutti i giorni questi uccelletti benevoli spazzolano [continua]

Biofabbrica transgenica di Ubik Allocata su per aria con il Crik Innesta il sembiante del Jolly Sul clone del clone della pecora Dolly. Cyborg dal sé digitalico Settimo senso peristaltico Pochi nanometri di intervallo E si innesta le cervella di un cavallo. Muscoli steroidei su un corpo potato Per l’atletico negromante Sialodato Direste voi sia [continua]

Colpi di castagnette Colpi di castagnette cenere del quotidiano sugli spigoli sudario il volo del tafano. Fessura di luce giorno di cerone e biacca stride sul muro scaglia di calce che si stacca. Truce leprecauno dibbuk, pera puttina, tra le quattro pareti il sembiante di cagna volpina. Arriva la stagione meninas sudano le lenzuola una [continua]

Ho fatto tre animazioni sulla cerbottana: la prima a Carpi, una baraonda anarchica di bambini che si sono impossessati di un trentina di cerbottane di diverse forme per tirare in tutte le direzioni; la seconda a Lugo di Romagna, a “L’Expocerbottane” o esposizione con laboratorio di costruzione, dove ho prima insegnato a fare i proiettili [continua]

Nei giocattoli c’è un qualche dio nascosto, molto puerile ma molto sfrenato. I giocattoli non hanno organi, come diceva Kleist, ma sui loro corpi si innestano pròtesi di tutti i generi che scatenano balzane fantasie. Collo torto argento olivo Nuca da ragioniere Testa tubo catodico a popone E il cucuzzolo scintoista del Giappone Bocca merla [continua]