Nella poca luce della corte è il canto dei monaci con formule ripetute, mi sembra, all’infinito che mi guida alla cappella. Solo la luce delle candele illumina l’interno. Prima di entrare, e dopo ripetuti segni di croce, tutti toccano e baciano le icone. Non è effigie del santo l’icona per i greci ortodossi, ma il santo stesso, “come quando la stella della sera appare in cielo, e non avrebbe senso dire che è solo apparenza della stella della sera e non la vera stella della sera”, dice, a proposito dell’icona, un mistico russo.
Articoli di Ezio Gianni Murzi
Oggi è il trentasettesimo giorno di epidemia da covid. Ci è stato raccomandato di non uscire, siamo chiusi in casa. Se non possiamo uscire di casa non possiamo certo viaggiare e, di fatto, tutte le comunicazioni, terrestri, aeree, navali, sono interrotte. Di me posso dire che non sono un viaggiatore nel senso che si dà [continua]