La letteratura, il gioco, i bambini
Mentre, dopo mesi di guerra e bombardamenti in Iraq, il 13 dicembre 2003 gli americani arrestavano Saddam Hussein, Zibaldoni e altre meraviglie si apprestava a dedicare ai bambini il quinto e conclusivo numero dell’anno, riprodotto ora in questo ZiBook. Un numero natalizio, dunque, ma di un Natale di guerra, come forse sempre è il Natale.
Nei Preludi si parte con una riflessione di Enrico De Vivo e Gianluca Virgilio sulla letteratura dell’infanzia dal titolo La letteratura, il gioco, i bambini, che rimanda alla prima parte della sezione Fughe.
Nella sezione Zibaldoni si pubblica la prima parte delle Divagazioni stanziali di Enrico De Vivo, un reportage inattuale e una riflessione sulla letteratura dalla prospettiva di un nativo dell’agro nocerino-sarnese. Seguono gli “appunti” in forma di “blog lento” di Elio Paoloni dal titolo Timballo.
Nelle Altre meraviglie Giorgio Messori ci porta in terre lontane ritratte nelle sue annotazioni diaristiche dal titolo Il giardino, cui segue la prima parte di Gino, romanzo non ancora compiuto di ambientazione toscana di Francesca Andreini. Ancora: la seconda puntata di Fata Morgana di Gianni Celati, in cui, sotto il velame di un’antropologia fantastica, molte cose utili si possono imparare; il Ritratto breve di Antonio Neiwiller di Mario Valentini; i Tre fatterelli di Ivan Levrini; il racconto da brividi dal titolo Il numero 141 di Claude Seignolle, tradotto da Stefania Fumagalli; la seconda parte del Poema narrante di Carlo Bordini, le elegie brevi di Barbara Wilde dal titolo Sei piccole prose e, dulcus in fundo, i versi di Laura Barone dal titolo Voli di pavone.
Nella prima parte delle Fughe, dal titolo La scrittura e i bambini, sono raccolti alcuni contributi alla letteratura dell’infanzia, sperando che possano piacere non solo ai bambini, ma anche ai più grandi: Non sono indovinelli di Rocco Brindisi, La bambina che faceva domande di Marosia Castaldi, L’oca di Ylmaz Guney, Bambolina e il topolino di Gianluca Virgilio, Le avventure scritte da loro stessi di Alessandro Ambrosio e Catello Robustelli, e uno scioglilingua di Vittorio Imbriani dal titolo Un marito e una mogliera.
La seconda parte delle Fughe raccoglie invece altri testi Sulla guerra per il nuovo ordine del mondo. Ringraziamo Antonio Prete per la sua riflessione dal titolo Anestesia del tragico, Alessandro Banda per aver tradotto Cose di tutti i giorni di Ingeborg Bachmann, Emilio Raimondi per la lettera dal titolo Le nostre parole contro, Mario Valentini per il suo Filippo Muratori, disoccupato, Gustavo Paradiso per la stravaganza dal titolo La colpa della guerra è delle donne e infine Mattia Mantovani per aver tradotto Avvinghiati a cose oscure di Robert Walser.