Ricorreva il 125° anniversario della nascita di Robert Walser, quando nel settembre 2003 vedeva la luce il quarto numero di Zibaldoni e altre meraviglie, uno dei più ricchi e luminosi forse proprio perché ispirato allo scrittore svizzero. Lo riproponiamo oggi integralmente nella collana ZiBook Ricordanze. Nella sezione Preludi campeggiano due prose inedite di Walser, tradotte [continua]


Gustavo Paradiso: Ciò che sorprende in Manuelito se ne va è che all’inizio sembra che scrivi a caso, senza una direzione, senza storia, poi invece vien fuori una costruzione polifonica che fa credere il contrario, ossia che tutto sia pianificato fin dalle prime righe, e tuttavia il lettore continua ad avvertire insieme ordine e caos. [continua]

I protagonisti dei ventitré racconti che compongono La fine dei nostri problemi cercano di catturare un solo istante della propria vita, e di raccontarlo, componendo così un variegato catalogo di epifanie contemporanee. All’interno di una narrazione dotata di una singolare grazia realistica, Gianni Agostinelli ricorre a un parlato vivace e scomposto che sembra un’àncora di salvezza, ma forse è soltanto l’ultima occasione per dare sapore alla letteratura e all’esistenza.


In questi racconti di Alberto Volpi tornano fuori, in pelle umana, i vecchi amici animali dell’infanzia, con il loro carattere, l’andatura, le rivendicazioni e gli appetiti. E con una voce tutta loro, perché non si può pensare alle tacchine in bianco e ombrellino di Savinio, a un lupo o al serpente, senza che da quei corpi venga una strana retorica, ricercata e metaforica. Un libro sorprendente di uno scrittore raffinato e colto.


Come il testo di Lakis Proguidis, pubblicato precedentemente, anche l’articolo di Ricard, che proponiamo adesso nella nostra traduzione, è tratto dalla rivista «L’atelier du roman» e, più esattamente, dal dossier «Roman, essai: affinités électives» pubblicato sul numero 50 (giugno 2007, Flammarion) e che raccoglie gli interventi dei partecipanti al simposio della rivista, svoltosi a Nauplia (in Grecia) nell’ottobre del 2006. François Ricard è un saggista, critico ed editore canadese. Vive a Montréal, dove ha insegnato letteratura francese all’Università di McGill. Tra le sue opere, ricordiamo La littérature contre elle-même (Premio del Governatore Generale nel 1985), La Génération lyrique (2001) e L’ultimo pomeriggio di Agnès. Saggio sull’opera di Milan Kundera, pubblicato anche in italiano nel 2011 per la casa editrice Mimesis. [Simona Carretta]

Riprendo dopo vari mesi la riflessione avviata con il post inaugurale di questa rubrica. Qui a Zibaldoni si sapeva che in seguito mi sarei ritirato nel silenzio, e ho trovato comprensione per la mia impasse. Un collaboratore della rivista, in particolare, si è mostrato particolarmente caloroso, raccomandandomi di non mollare, letteralmente di «tener testa agli [continua]

Manuelito se ne va racconta la storia di Manuelito, il soggetto di una celebre tela del catalano Pere Borrell del Caso, Escapando de la critica (1874), che da un secolo e mezzo cerca di uscire dal quadro. A scriverla sono un professore di storia dell’arte o filologia (non è chiaro) e la sua collaboratrice domestica, Gina. Enrico Careri costruisce un funambolico romanzo a più voci, un groviglio polifonico di personaggi e di stili, una partitura che nasce libera e sregolata, ma che per magia acquista lungo il percorso una forma architettonica limpida ed equilibrata.


Zoo a due

di in: De libris

Esce in questi giorni, per le edizioni Perdisa, un libro scritto a quattro mani da Marino Magliani e Giacomo Sartori, Zoo a due. Ne presentiamo qui due estratti – un racconto di Sartori e l’incipit di un racconto di Magliani – preceduti dalla prefazione di Beppe Sebaste.

La circostanza in cui feci la conoscenza dell’uomo che chiamavano “Marri” conserva ancora inalterata tutta la singolarità del suo destino. Avevo sedici anni e mi trovavo poco fuori la casa di un idraulico, nella parte alta del paese, quando lo vidi arrivare assieme alla moglie sulla loro moto a tre ruote, una sorta di piccolo [continua]

La letteratura, ha detto qualcuno, consiste nell’inviare lettere a destinatari sconosciuti. Giacomo Leopardi pensava a un giovane del XX secolo; i testi di questo ZiBook della collana Ricordanze che ripropone il terzo numero della Prima Serie della rivista letteraria Zibaldoni e altre meraviglie, uscito a giugno 2003, si rivolgono invece ai lettori del XXI secolo. [continua]


Zibook - gli ebook di Zibaldoni