Le alici
… e la corrente ci batosta, ci sbatte senza appigli, ci sparpaglia nella tempesta… solo insieme restiamo vivi nonostante la perturbazione. ma poi tutto rientra, si ricompone la calma e la solitudine ci raccoglie nella sete di cose solite. certo un bagliore ci attrae, lo spavento sta sempre in agguato. eppure ogni cosa rientra al [continua]
Quando si supera la rotonda di via Ucelli di Nemi e si entra in via Rainer Maria Rilke, anche a bassa velocità, si è presi da un certo disagio, si avverte nella testa come una specie di fastidio, come quando si sente il cigolio di una porta o il rumore stridente di un gesso su [continua]
Nella maggior parte dei casi, quando si parla di trama si fa riferimento al plot, al rapporto tra fabula e intreccio, vale a dire all’ordine del racconto. Se invece considerassimo per un momento il discorso narrativo dal punto di vista retorico, sarebbe forse più opportuno valutare ciò che potremmo definire il rapporto tra l’ordine d’invenzione, [continua]
Casupole bianche intorno, e un cerchio di donne, in fondo allo stradone il mare, con le sue scaglie di luce che dopo il tramonto perdevano l’oro e si spegnevano. A quell’ora Arianna prendeva a raccontare, vecchia tra le vecchie donne dell’isola. Sulla parte vuota del lastricato fiori dipinti col gesso, e bambini seduti in cerchio [continua]
Quando, molti anni fa, cominciai per diverse ragioni a frequentare Modena, nei miei giri senza meta per la città una scappata alla Delfini ce la facevo sempre. La prima volta mi ci aveva portato un amico un po’ più grande di me, che qualche tempo prima mi aveva prestato da leggere il Ricordo della Basca, [continua]
Sabbioneta
Il viaggio di cui si fantastica qui non è, ovviamente, mai accaduto: Giacomo Leopardi declinò l’offerta di una cattedra di filologia dantesca presso l’Università di Bonn perché intimorito dal rigido inverno tedesco. Ho voluto comunque immaginare quel viaggio in compagnia dell’amico Bunsen, colui che in effetti gli aveva offerto una cattedra in Germania e quindi la risoluzione degli assillanti problemi economici. Le mie fantasie vogliono essere un’occasione per rendere omaggio alla poesia e al pensiero del grande Recanatese, anche in rapporto alla cultura europea a lui contemporanea e posteriore – e per ribadire, se ce ne fosse bisogno, quanto determinante sia Leopardi per noi, suoi balbuzienti epigoni. Motivo non ultimo di questo mio fantasticare è il legame tra ZIBALDONI E ALTRE MERAVIGLIE e l’autore dei Canti. (A. D.)
Poeti frocioni d’Italia
Nella sua epoca, l’epoca delle avanguardie, l’opera di Macedonio Fernández sembrava concepita per un lettore futuro, abitante di una città virtuale, capace di provare un’intensa commozione per mezzo delle parole e disposto a demolire tutti i miti sui quali si era andata creando la sua personalità. Un lettore eccezionale nel XX secolo ma, per ragioni [continua]
Il 19 agosto del 2012 è scomparso Gianfranco Zavalloni, direttore didattico brillante e creativo, autore di libri stupefacenti sui giochi e sui bambini, disegnatore ed ecologista della prima ora. Lo ricorda qui Roberto Papetti, amico e complice di tante avventure. Il sito di Zavalloni si può ancora visitare, essendo ancora attivo: http://www.scuolacreativa.it.
Gustavo Paradiso intervista Pietro Altieri, autore di Una disperazione confusa, il primo ZiBook della collana Lontananze prodotto da Zibaldoni e altre meraviglie. Altieri evoca i suoi riferimenti letterari e parla del suo metodo di composizione, ispirato al montaggio cinematografico e ai collage dei dadaisti e di William Burroughs.
Una disperazione confusa di Pietro Altieri è il primo ZiBook della collana Lontananze prodotto da Zibaldoni e altre meraviglie, acquistabile qui sul sito e su tutti gli store online a 5,99 euro. Presentiamo di seguito i primi due capitoli del libro, che, grazie alla sua forma frammentaria, può essere letto come uno studio poetico e filosofico della nostra mente nell’epoca in cui cambiano a ritmo martellante i modi di circolazione delle parole e i meccanismi di affioramento delle immagini.