C’era una volta un sasso che rotolava giù dalla montagna che lo aveva generato. Fai buon viaggio, sassolino mio! – gli diceva la montagna, mentre lui rotolava e rotolava: tra le rocce, sopra i prati e nei ruscelli. Era un normale sasso ruvido, ma rotolò talmente tanto che divenne lucidissimo. Quando si fermò, era così lucido [continua]
Stavolta andai a zonzo nella direzione opposta, verso le ciminiere. Un sentiero, a sinistra, conduceva al terrapieno della ferrovia, proprio accanto al ponte, e qui potei vedere che uno dei binari correva alle spalle dei terreni della fabbrica; per cui al seguito, sulle traversine bruno torba. Legname, parecchio legname !Imponenti cataste di tavole al coperto delle rimesse; [continua]
A journey in the dark
Scesi per la seconda volta nelle profondità della terra parecchi anni or sono, sotto l’esperta guida di un vecchio minatore di Rivamonte Agordino, che chiamerò con il suo soprannome, Tìta, perché è solo così che, nei gruppi degli uomini che dalla notte dei tempi si confrontano con le forze della natura, si viene identificati. Tìta era [continua]
I passeri sono, tra tutti gli animali che vivono accanto all’uomo, quelli più comuni e quotidiani. Sono paradossalmente così comuni che nessuno quasi li nota. Sembrerebbe impossibile se non fosse palese evidenza che zampettano accanto a noi e riescono a vivere nel marasma del mondo di oggi con compassata decenza. Tutti i giorni questi uccelletti benevoli spazzolano [continua]
1. Aveva trascorso la sua giovinezza nei cantieri edili. Per quindici anni, dall’alto delle impalcature, aveva visto crescere le periferie di molte città del nord. Lo sforzo del costruire, l’ossessione delle forme edilizie aveva consumato per intero un fenomeno cui si era trovato a contribuire, una sorta di sradicamento, tanto invocato, quanto poi sofferto, perché [continua]
Gli undici racconti che formano la raccolta “Il ritardo” hanno tutti l’aria di un sopralluogo. No, non temete: per una volta nessun delitto, nessuna suspense, nessun luogo esotico dove dare la caccia al criminale, nessuna confessione da estorcere. Piuttosto, luoghi della provincia italiana, ma indecifrabili; paesaggi di montagna, ma anche piccole città, con i loro [continua]
Aveva penato più di un mese, a farlo prendere allo studio Donati. Il babbo, ce lo trascinava tutte le mattine, prima dell’apertura, con il naso infreddolito e il cervello ancora perso fra i sogni. I colli magri a sciagattare nei colletti duri d’amido, la brillantina a cercare di fare ordine fra le stoppie gialle della [continua]
Chi leggerà questo libro adoperando i suoi cinque sensi farà una curiosa esperienza. Quando dopo la lettura non dico di tutto il libro, ma molto prima, farà una pausa e si metterà, dopo un po’, a pensare ai fatti suoi o addirittura dormirà, si accorgerà che i suoi pensieri seguono una certa musica, o se [continua]
I testi raccolti in questo volume risalgono al tempo in cui – poco meno di dieci anni fa – me ne andavo in giro per i luoghi in cui sono nato e vivo, nei paraggi di Napoli, a prendere appunti su tutto: sulle insegne dei negozi, sui muri scrostati dei palazzi, sui cortili, sulle storie [continua]
Devo dirglielo a Enrico De Vivo che il suo libro è molto diverso dai libri che si scrivono e pubblicano con grande sfarzo di elogi pubblicitari. Devo dirglielo perché adesso le cose vanno così, e magari non si considera il garbo delle sue frasi. Devo dirglielo che nel suo libro è come se uno [continua]
15 ottobre ore 18,00 – Casa delle Letterature Questo è quel mondo? Questi I diletti, l’amor, l’opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme?” Giacomo Leopardi, A Silvia A partire dall’esperienza della rivista letteraria “Zibaldoni e altre meraviglie”, nasce QUESTO È QUEL MONDO (http://questoequelmondo.wordpress.com), una collana diretta da Enrico De Vivo per la casa editrice QuiEdit di Verona. Il riferimento a Leopardi è esplicito, sia [continua]