
Calvino, vent’anni dopo. Niente di più ozioso che porre la domanda sull’attualità o inattualità della sua scrittura. O la domanda su quale delle due figure contemporanee messe spesso a confronto – Pasolini e Calvino – sia più presente, oggi, più prossima alle grandi questioni del nostro tempo. Ogni scrittore, quando diventa quello che diciamo un [continua]

L’1 e il 2 dicembre del 2000 si è svolto a Bologna, a cura di Renata Adamo e Cristiano Tavassi, un convegno dedicato alla figura e all’opera di Robert Walser. Zibaldoni e altre meraviglie, grazie alla sollecitudine e all’attenzione dei due organizzatori e alla collaborazione degli scrittori intervenuti, è lieta di offrire ai propri lettori gli [continua]

Gianni Celati risponde a Massimo Rizzante – “Sembrerebbe che i narratori moderni non capiscano più cosa significhi raccontare l’altro mondo, quasi che fossero permanentemente ospedalizzati in questo mondo e nella cosiddetta ‘realtà’, di cui il loro linguaggio deve essere al servizio. Perciò quasi tutti i romanzi in circolazione debbono mettere avanti un progetto di dire qualcosa di drammatico su questo mondo, sulla ‘realtà’, per poter essere presi seriamente”.
Note in condotta

Tutto è corpo, e ogni corpo deve assolvere un dovere; se non vuole essere nullificato deve avere una finalità, che si manifesta nell’obbedienza alle grandi leggi del respiro personale, e del respiro di tutti gli altri viventi. E queste leggi non possono essere trascurate”. Anna Maria Ortese, “Corpo celeste” Le “note in condotta” sono scritture raccolte [continua]

I. L’uomo, per l’indiffinita natura della mente umana, ove questa si rovesci nell’ignoranza, egli fa sé regola dell’universo. Questa dignità è la cagione di quei due comuni costumi umani: uno che “fama crescit eundo”, l’altro che “minuit praesentia famam”, la qual, avendo fatto un cammino lunghissimo quanto è dal principio del mondo, è stata [continua]

Mi avevano mandato a insegnare nella succursale del liceo. Al mio arrivo, mi accoglie il bidello, un tipo alto e magro, mai visto prima, e mi guida fin dentro l’aula, dove avrei dovuto insegnare. Abbiamo disceso pochi gradini, lui avanti e io indietro, ritrovandoci in un seminterrato, illuminato dalla luce di un neon, senza la [continua]

Questa storia narra soprattutto del re di Sardi, Candaule, e di come abbia perduto ogni suo bene. All’inizio Erodoto fa tutta una tirata, bella ma un po’ confusa, sulla discendenza di Candaule, e dopo averla letta non si capisce bene nemmeno dov’è che si trovava questa città, Sardi, la capitale del regno. Ma a quello [continua]
Germinazione

Mio padre faceva l’impiegato alle imposte dirette, guidava una dauphine beige e come lettura preferita aveva il vocabolario della lingua italiana. Lo ripeteva ad alta voce. Si faceva interrogare da noi figli, ogni giorno della settimana, esclusi il sabato e la domenica, un figlio a turno, per due ore.

(Ribalta semibuia, libri dappertutto, due piccoli televisori perennemente accesi – ma senz’audio. Le luci azzurrine provenienti dai due computer illuminano i volti e, parzialmente, i corpi di Lillo e Lalla seduti spalle contro spalle alle rispettive scrivanie. Robuste corde li tengono legati alla sedia e, saldamente, l’uno all’altra per il busto. Le mani e le [continua]

Io ricapitolo… condenso… è lo stile “Digest”… la gente ha solo appena il tempo di leggere trenta pagine… sembra! tutt’al più!… è la necessità! scazzano sedici ore su ventiquattro, dormono, copulano il resto, come avrebbero il tempo di leggere cento pagine?
Louis Ferdinand Céline tradotto da Giuseppe Guglielmi
Storia di un racconto

Solo pochi giorni fa, a Londra, dove ora vivo, mi ero alzato dalla scrivania per concedermi un po’ di rilassamento, per far correre i pensieri da soli, senza costringerli a seguire una strada prefissata. Fermo davanti alla finestra, osservavo il tranquillo torneo delle auto e dei passanti sul passaggio zebrato appena sotto casa. La fila [continua]


