Gino/ 24

di in: Gino

Lavorino di fino “Dài, sbrigati, mi sa che m’hanno visto, ‘io cane…”. Gli tremava le mani, a tutti e due, e non riuscivano a scambiarseli, i pacchi. Al buio, poi, fra tutta quella paglia e merda di vacca. Gino si intrecciava negli strizzoni della paura e gli pareva di muoversi peggio che fosse infilato fino [continua]

Let marefià

di in: Bazar

Giorno di mercato ad Ankober. Lo capiamo subito dal numero di persone che percorrono l’ultima parte della pista cariche di ogni genere di merci. Lungo la strada ci siamo chiesti più volte se… ci sembra di essere già stati lì… ma molte zone si somigliano allontanandosi da Addis Abeba in direzione nord. Procediamo pensando di [continua]

Le dottrine passano – gli aneddoti restano” E. M. Cioran, Quaderni 1957-1972 Questa antologia contiene una scelta di aneddoti raccontati dagli scrittori italiani del XX secolo, i cui protagonisti sono gli intellettuali, gli artisti, gli uomini di cultura e i medesimi scrittori del secolo trascorso. Qualche anno fa, durante la lunga malattia di mia madre, [continua]

I Gamuna sono filiformi, con la testa ovale e lo sguardo tremolante; i maschi indossano cappellacci tutti schiacciati sul cucuzzolo e camminano in modo ondoso. Le donne sono invece carnose, dotate di seni prosperosi e sguardo fiero, a volte persino voluttuoso, da “civetta losca”, come dicono gli uomini. Abitano in un deserto sabbioso che si [continua]

Gino/ 23

di in: Gino

Nei guai Cominciò una sera che non ne poteva più, di sentire la Sara e Franz cianciare col solito scroccone di turno. Li lasciò di colpo e loro nemmeno lo videro, che usciva sbuffando. Gironzolò per il centro, dove c’erano qualche luce e qualche passante, sempre meno. Poi per la periferia. Gira e rigira si [continua]

Dottrina dell’estremo principiante. È il titolo dell’ultimo libro poetico di Luzi. Un addio, che non è una separazione, un congedo, ma un’affermazione di presenza, e insieme di umile sapienza. Questa presenza, questa umile e rigorosa sapienza, è il dono del poeta mentre la persona fisica scompare. Ho abbracciato Luzi l’ultima volta il giorno che festeggiavamo, [continua]

I Ti ho cercata contro la fuga della gente e ti ho chiamata – perduto nei giorni. “Se moriremo nell’ignominia la colpa non sarà nostra” ma ingrata visione di ciò che è. Sempre nella mira del cecchino. Forse non esiste la fine del tempo, ma una desolante esplosione. La polvere ci disegna il volto. Per [continua]

Gino/ 22

di in: Gino

Sara Gli sparò tutti i denti bianchissimi e una risata da eco. Era giovane, col viso tondo e gentile. “Sei te il citto della Gegia?”. Gino disse di sì, anche se non aveva capito bene. La ragazza rise ancora, salutò qualcuno dentro la pensione e disse: “Andiamo!”. Poi si lanciò per la strada con un [continua]

Caro Enrico, mi soffermo brevemente (ma anche: seriamente, tragicamente, al limite dell’addio) sulle implicazioni che riguardano non tanto lo scrivere (il mio men che meno: leggo assaissimo, scrivo pochissimo), quanto l’altro o gli altri per cui si scrive, o meglio quel sentimento dell’altro in sé, lavorante e trasformativo, che lubrifica “a chiacchiere” il motore dell’oblio, [continua]

Sed qui certi esse possunt vidisse omnia?” G. B. Vico, De nostri temporis studiorum ratione, III A quanto pare, oggi l’unico modo di intendere la fantasia è quello insulso e frivolo legato alle suggestioni dell’infanzia o agli stordimenti del cinema: alla saga del Signore degli anelli o a Harry Potter, per intenderci. Dire “fantastico” equivale [continua]

Gino/ 21

di in: Gino

Riprendiamo, a partire da oggi e dal Capitolo Ventunesimo, la pubblicazione di Gino, il romanzo inedito di Francesca Andreini. Chi volesse leggere i capitoli precedenti, può cercare negli archivi della prima serie di Zibaldoni e altre meraviglie.

Lucania

di in: Bazar

1 siamo nei pressi di tricarico il paese di scotellaro. in cielo c’è un falco gli alberi sono tranquilli e distanti. il mezzogiorno di novembre ha il buio che sale già sui fianchi. la luce che resta è bevuta dalla vacche nei campi dalle argille dei calanchi. 2 era meglio non essere venuti che restare [continua]

Zibook - gli ebook di Zibaldoni