Archivio

“Zibaldoni e altre meraviglie” è una rivista letteraria fondata nel dicembre 2002 da Enrico De Vivo e Gianluca Virgilio.

Sabato 2 settembre, al Biblioigloo di Andalo (Trento), una biblioteca a 1300 metri di altitudine, c’è stata l’anteprima del Seminario Internazionale sul Romanzo, un’iniziativa del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, ideata e diretta da Massimo Rizzante. Uno degli ospiti è stato lo scrittore e sceneggiatore Domenico Starnone, che ha conversato con Alessandro Gazzoli e risposto alle domande degli studenti e degli insegnanti presenti. Riporto una sintesi di tale conversazione, che ha avuto al centro soprattutto i romanzi Labilità (Feltrinelli, 2005), Lacci (Einaudi, 2014) e Scherzetto (Einaudi, 2016).

Michele Pierri “In ognuno di noi / c’è un Cristo sconosciuto / da amare che si rivelerà”…  prima o poi, magari con una gazza sulla spalla,   con cui parlare,  come faceva il vecchio Pierri  negli ultimi mesi di vita.  E quando   il Cristo sconosciuto riapparirà  ci sarà ancora un Giuda ad aspettarlo,  “libero dal tradimento”.  [continua]

Dopo l’esordio giovanissimo, nel 1987, all’interno di una delle antologie Under 25 curate da Pier Vittorio Tondelli, Romolo Bugaro sì è rivelato un romanziere capace di raccontare i sogni, le speranze e i fallimenti del Nord Est ricco e opulento, dove le aziende si sono moltiplicate a dismisura, in una frenetica attività imprenditoriale e speculativa che ora patisce la grave crisi finanziaria dell’ultimo decennio. Storie di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro e dal potere.

Per la serie dei testi tratti da IUNCTURAE.EU, presentiamo la traduzione francese a cura di Annie e Walter Gamet, del testo di Gianluca Virgilio “Don Chisciotte in città”, pubblicato in ZIBALDONI.IT il 6 aprile 2017.

Ogni tanto, nel tardo pomeriggio, sento passi sul tetto. Mi affaccio alla finestra, e sulla casa di fronte vedo proiettarsi ombre in fuga lungo la linea di colmo. Mi arrampico allora fino al velux, metto la testa fuori, e scopro ragazzini che balzano da un tetto all’altro, si arrampicano sui balconi per superare qualche passaggio [continua]

Si svegliò di soprassalto, madido, impaurito, con un tremore nelle braccia, il cuore che impazziva, come se un demone lo avesse visitato in sogno, come se una visione terribile gli avesse alterato il senno. Si sedette sul giaciglio. Stranito. Frastornato. Con lo sguardo spalancato  dentro il vuoto. Aveva visto tutto in un istante. Nell’istante di [continua]

Una delle poche cose confortevoli che mi sono successe nell’anno in corso è che non ho mai sentito, neanche una volta o a brandelli, la canzone vincitrice di Sanremo. Conosco il titolo, so più o meno di cosa parla, ma non l’ho mai sentita. Forse era meglio che non lo dicessi, potrebbe essere avvertita dai [continua]

Shakespeare and Company ha la porta d’ingresso collocata nel punto in cui il marciapiede di rue de la Bûcherie ha un avvallamento lieve mentre costeggia la Senna lungo la Rive Gauche. L’edificio è del sedicesimo secolo ed era, un tempo, un monastero, La Maison du Mustier. La libreria, Shakespeare and Company, è al piano terra. [continua]

Tra i cespugli di ginepro e di lentisco apparve la baia dell’Orte: un arco di pietra grigia e di macchia che scendeva verso il verdazzurro dell’acqua. Il profumo del rosmarino e della santoreggia si mescolava al suono delle onde che schiumavano contro la scogliera. Voltandosi, Gregorio vide Otranto biancheggiare in lontananza come un veliero: le [continua]

Comincia con questo testo di Luigi Scorrano la collaborazione tra ZIBALDONI e IUNCUTRAE. Periodicamente pubblicheremo testi tratti dal sito curato da Gianluca Virgilio, che a sua volta pubblicherà testi di ZIBALDONI.

Resto sempre affascinato dalle fotografie delle tre o quattro generazioni che appaiono sull’annuario locale, tra le pagine dei villaggi, subito dopo il lunario, gli articoli del vescovo, dei notabili, i consigli del farmacista e i ricordi eruditi dell’archivista. Sembra che ci sia una specie di gara a comparirvi: si tira su dal letto il bisavolo, [continua]

Alessandro Leogrande, giornalista e reporter, da alcuni anni racconta le tragedie dell’immigrazione. Lo ha fatto con Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Mondadori 2008) e con Il naufragio. Morte nel Mediterraneo (Feltrinelli 2011), lo fa ora col nuovo libro, La frontiera (Feltrinelli 2016), un’inchiesta che si può leggere come un romanzo, un libro fondamentale per capire chi sono i numerosi profughi che sbarcano a Lampedusa o muoiono nel Mediterraneo, da cosa scappano e quali terribili violenze devono affrontare nei loro viaggi verso l’Europa.

Dipingo la vita!, mi dice l’anziana pittrice accogliendomi all’ingresso della sua personale. Io, di mio, non ci sarei entrato, nella saletta comunale in cui si esibiscono gli artisti del paese: ma la nipote dell’artista, mia collega un mucchio di anni fa, mi ha intercettato per la strada, e senza lasciarmi scampo mi ha invitato a [continua]

Non credo sia una deformazione ‘professionale’, un vizio piuttosto. Ce l’ho già da prima che cominciassi a prendere sul serio la scrittura. Il fatto è che sto estremamente attento a tutte le parole che durante il giorno sento attorno a me, ho un orecchio ormai bene allenato al riguardo. Per farmi bello potrei usare quell’aforisma [continua]