“L’importante non è stabilire se uno ha ragione o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza” – Giovanni Falcone Carlo e Ada Sono le otto di un torrido venerdì di luglio, Carlo e Ada stanno [continua]
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Il serpente
mi hanno sempre parlato di una muta fatta di una spirale finissima… una seta – dicono – lavorata già dal tempo dei tempi… con intarsi che a ogni minimo soffio rivelano venature cangianti di una miniatura sempre nuova. e da ogni miniatura una scrittura trapela dove una parola incontra le altre tacendo e parlando continuamente [continua]
Ieri, fino a tarda sera, gli operai del Comune hanno piazzato gli altoparlanti sui balconi lungo la via centrale, poi hanno tirato cavi tra un altoparlante e l’altro, poi hanno fatto una o due prove audio. Gli altoparlanti funzionavano benissimo, come ho potuto constatare anch’io dal mio letto. Non è una sorpresa: da tempo so [continua]
L’uomo del nuovo millennio s’avvia ad essere tra i più sconcertati di quanti abbiano mai mosso piede sul pianeta. Persino i nessi vitali delle attività fisiologiche, quali il mangiare o il respirare, sembrano troncati, cosí netto e definitivo appare il distacco dell’uomo odierno da un qualsivoglia senso del vivere. Completamente azzerato appare ad esempio il [continua]
Io è da poco, lo dico con un po’ di vergogna, che ho scoperto chi è Delio Tessa. È un po’ strano, se si considera che sono nato e vivo a Milano, ma a volte le cose più vicine sanno nascondersi benissimo, per poi saltare fuori all’improvviso, quando vogliono loro. Delio Tessa era un signore [continua]
Una filosofia esistenziale scritta da una donna che ha partorito sarebbe tutt’altra cosa. Non c’è un essere gettati nel mondo senza quel legame e quella sfera che comprende due esseri fino alla scomparsa di uno. Non c’è volontà e progetto di sé senza quell’ostacolo su cui si inciampa continuamente e da cui continuamente si prende respiro.
Quello che m’ha salvato, penso, è stato il capitare in un quartiere dove si fa vita di paese, con la gente che ti riconosce e ti saluta per strada; e poi c’è l’incuria delle strade e dei palazzi, che chi viene da fuori dice ammazza quanto so’ brutti, ma che a me ispira un senso [continua]
Benedetto pessimismo Accompagno in giro per la città l’amica scrittrice di sofisticata tormentosità, che stasera presenterà un suo libro recente in un caffè libreria del centro. Si fa presto a finire il giro: cento metri a destra, e la strada si perde in una periferia di nessun interesse; altri cento metri nell’altra direzione, e [continua]
Vado spesso in bicicletta lungo il fiume, chiuso in casa tutto il tempo certe volte mi sento una pentola a pressione. L’altro ieri, di lontano sulla pista ciclabile, ho intravisto una coppia che si agitava, man mano arrivando ho visto un ragazzo e una ragazza che stavano litigando. C’era un gran vento contrario, le voci [continua]
In esclusiva per i lettori di Zibaldoni il pezzo mancante di un vecchio mosaico: la quinta e ultima puntata di «Vita e pensieri dell’attore Attilio Vecchiatto – con testimonianze autentiche di Enrico De Vivo, che ha avuto l’onore di conoscerlo e ospitarlo, permettendogli un rinfrescante soggiorno napoletano», qui presentata nella sua stesura orginaria, prima della pubblicazione presso Feltrinelli. Anche le puntate precedenti sono leggibili su Zibaldoni gratuitamente, e tutte insieme sono raccolte nel volume di Gianni Celati Sonetti del Badalucco nell’Italia odierna (Feltrinelli, 2010).
L’avvoltoio
da qualche tempo faccio solo pensieri guasti… e penso di essere l’essere più giusto al mondo! il male che mi parte dallo stomaco non può che riflettersi nel cosmo… e mi accorgo che ogni punto intestinale è l’epicentro del più tremendo tormento universale. da lì penso al male che nel mondo non è mai risolto… [continua]
CANTO I (terza e ultima parte) Antefatto: Dopo la vittoria dei Topi nella guerra contro le Rane, sono intervenuti i Granchi che hanno disperso a loro volta i Topi. Guidati dal generale Rubatocchi, i Topi hanno salvato il salvabile e si sono accampati lungo la via della fuga, verso la loro capitale Topaia. Scelgono il [continua]
Un amico mi ha chiesto che cosa diventerà secondo me la religione in futuro. Certo non sembra una cosa facile a sparire. Ma di certo si evolve, come ha sempre fatto. Ho pensato che sarà un credo da robot, non nel senso che i robot scriveranno la loro Bibbia o il loro Corano, ma nel [continua]
Welcome to Quarto, ti saluta un graffito colorato alla rotonda che porta in via Eritrea, appena sceso dal ponte Palizzi. Tu sei in macchina, ma pensi che se avessi preso la 57, adesso magari saresti seduto e tranquillo, a osservare la gente che si muove spedita da Quarto Oggiaro verso il centro, mentre tu faresti [continua]
Il ragno
un filo sottile… e poi un filo più sottile ancora! filare è il compito del mio mestiere, ed è un lavoro di solitudine! se si vuole filare la stabile trama per una dimora bella e sicura, si devono esaminare le correnti, celarsi ai venti, indagare circospetti il comportamento di rami, foglie, polveri e insetti. calcolare [continua]
Un romanzo da noi poco conosciuto di Charles-Ferdinand Ramuz, Si le soleil ne revenait pas (Se non tornasse il sole, del 1937; in Italia non lo si vede da una lontana edizione Jaca Book del 1982) racconta di una piccola comunità di montagna che per sei mesi l’anno rimane all’ombra, in un villaggio incassato tra [continua]