Paralipomeni della Batracomiomachia per tutti
INTRO – LETTERATURA IN CLASSE In fondo, a scuola, non dobbiamo fare molto più di questo: leggere. Poi, intorno a “leggere” possiamo fare altre belle operazioni: capire, spiegare, creare dei contesti, interpretare, confrontare, scrivere e riscrivere. Questo è fare letteratura; poi, ci sono degli strumenti. L’analisi del testo, per esempio? Sì, certo. “Letteratura” però [continua]
CANTO I (terza e ultima parte) Antefatto: Dopo la vittoria dei Topi nella guerra contro le Rane, sono intervenuti i Granchi che hanno disperso a loro volta i Topi. Guidati dal generale Rubatocchi, i Topi hanno salvato il salvabile e si sono accampati lungo la via della fuga, verso la loro capitale Topaia. Scelgono il [continua]
La coppia sul marciapiede, davanti a me, e mentre passo loro accanto lui le dice: «Amore, c***zo, ma allora non capisci proprio niente» «Eh sì tesoro, perché capisci sempre tutto tu, m**a». Al pomeriggio, tre ore di udienze generali: fuori, al di là del verde degli abeti secolari, l’urlio dei bambini nel parco giochi, [continua]
Una versione moderna dei Paralipomeni di Giacomo Leopardi, in cui “spiritualismo, idealismo, astrazioni, religione, mitologie del mistero, nazionalismo popolare senza eroismo”, ossia tutte le “nebbie che nel Romanticismo tedesco piacevano tanto”, vengono mandate gambe all’aria con una risata bella e un po’ amara.
Parole basse, sdraiato accanto alla moto rubata, nella cantina, con le viti del carburatore fra i denti, guanti di morchia d’unto, polvere rappresa nelle linee dei calli. In tutto quel nero gli occhi celesti: «Perché, te cos’è che speri?». Una galleria di ruote di bici, pistoni, pedivelle, ammortizzatori, mastice, olio, pezzi smontati e forme perdute. [continua]
Una versione moderna dei Paralipomeni di Giacomo Leopardi, in cui “spiritualismo, idealismo, astrazioni, religione, mitologie del mistero, nazionalismo popolare senza eroismo”, ossia tutte le “nebbie che nel Romanticismo tedesco piacevano tanto”, vengono mandate gambe all’aria con una risata bella e un po’ amara.