XXXI. Finezze narrative Messere Azzolino amava accompagnarsi a un bravo novellatore, che sapeva sempre raccontargli la storia giusta al momento giusto. Un giorno il bravo novellatore aveva gran voglia di dormire, Messere Azzolino, invece, avrebbe voluto ascoltare un bel racconto. Il bravo novellatore incominciò a dire la favola di un contadino che aveva deciso di [continua]
Un altro Novellino
XXI. Il mondo dovunque è cambiato, ma qui . . . Alla corte dell’Imperatore Federico giungevano da ogni parte del mondo artisti, musici e favellatori, oltre che gente dotata in qualche misura di abilità varie: schermitori, giostratori. E questo perché Federico aveva fama di essere sommamente generoso verso uomini siffatti, dediti ossia alla cura delle arti. Durante [continua]
XI. Un discepolo infame C’era un medico molto rinomato, di nome Giordano, che aveva un discepolo. Un giorno veniva convocato al capezzale di un fanciullo molto ammalato, e il discepolo, per acquistar pregio ai danni del maestro, andava dicendo al padre del fanciullo che suo figlio sarebbe certamente morto. Poi faceva aprire la bocca al [continua]
Questo libro contiene innumerevoli storie piacevoli ed esemplari. Vi si ascoltano parlate fiorite, vi si narrano alte cortesie; vi si registrano stupefacenti saggezze, immense virtù e generosi doni, così come li facevano nel tempo passato molti uomini veramente nobili – così come oggi quasi nessuno fa più. Prologo “La lingua parla dell’abbondanza del cuore”: con [continua]