Libera riscrittura delle “Egroche”
de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
“… perzò che a chesta etate
tutte le cose vanno ammascarate”
Giambattista Basile, Lo Cunto de li Cunti
Il crogiolo magico svelatore (perché svela le apparenze) – presentato dal signor Iacopuccio, bottegaio misterioso, che custodisce il crogiolo magico gelosamente, quasi come un Graal.
La tintura miracolosa ricoprente (perché ricopre la realtà) – illustrata da monsieur Cola Ambruoso, teorico dell’arte, studioso di estetica, che è come se applicasse le sue teorie alla realtà, svelandola.
La sauna incantata annichilente (dove ci si stanca di tutto, e il corpo si abbandona al nulla) – raccontata da mister Giallaise, giovane ambiguo abbronzato e magrissimo, che si stufa di tutto e subito, essendosi come consumato a disilludersi della vita.
L’uncino fantastico afferratore (perché afferra tutto e tutto riporta a galla) – spiegato dal dottor Cicco Antuono, espertissimo di nuove tecnologie, che tuttavia ancora si sorprende che possa esistere un uncino di tal fatta, più potente e dirompente di tutti i computer del mondo.
E infine il Sottoscritto, più sotto che scritto, nel senso che partecipa alquanto nascosto, in veste di signor scrittore minimo e modesto delle presenti parole rifatte.
[…] E l’oscuro poeta diluvia ottave e sputacchia sonetti sperpera carta e inchiostro si secca il cereviello consumando sia i gomiti che il tempo solo affinché la gente lo ritenga un oracolo mondano. Sembra uno spiritato pallido e rimbambito a causa dei concetti che fantastica e impasta, e va parlando da solo per la strada, [continua]
Hai capito mo com’è un cortigiano? Senti adesso di chi sguazza più in basso. Ecco, prendiamo un servo, bello, lindo, pulito, e di famiglia onesta: fa mille riverenze, ti rassetta la casa, va a prender l’acqua, ti mette a cucinare, ti spazzola i vestiti, striglia la mula, strofina i piatti; lo mandi per servizio e [continua]
Ma senti questa, che ti sembrerà un’allucinazione veracissima. C’è chi esalta la guerra, la mette in cima a tutte le altre cose, e non appena s’innalza un’insegna e si sente la tromba che chiama alla raccolta, lui va, corre e si arruola. È preso per la gola e ingannato da quattro bigliettoni sparsi sopra una [continua]
In gran segreto, Iacopuccio mi ha mostrato uno strano aggeggio. Sostiene che sia un crogiolo magico, in grado di rivelare tutti i segreti di questo mondo. Qualsiasi cosa vi si metta dentro – dice Iacopuccio – il crogiolo ne ricava la quintessenza, ovverosia la nuda e cruda verità. “Tu invecchierai presto”, gli ho risposto, “farai [continua]