Lettere da Schwarzschwarz
Tra gli ultimi libri di Burroughs, My Education è tutt’ora inedito in Italia. Si tratta di uno zibaldone onirico in cui l’accumulo di appunti finisce per coagulare in una allucinata geografia del sogno in cui Burroughs, ormai vicino alla morte, impara ad abitare: la sua educazione. Se ne danno qui tradotti alcuni stralci della prima parte.
La prima volta che ho visto il Maradona reale è stato nella semifinale dei mondiali di Italia ’90, Italia contro Argentina: ed è stato, per me giovine italico, un brivido di terrore: contro chi c’eravamo messi? Contro di noi giocava non un uomo ma un grido di guerra, non un essere in carne ed ossa ma una parola magica. Avevamo le stesse possibilità di Marsia contro Apollo. E già il terrore rivelava la sua segreta sorellanza con l’estasi.
La potenza narrativa di una mera sequenza di nomi è prova da un lato della nostra sete di storie (che per una volta non siano la nostra storia), dall’altro del potere magico delle parole. Magico ovvero libero da un senso preciso. I nomi propri sono per noi come parole sconosciute: di fronte a loro siamo come neonati che non capiscono quello che gli si dice; ed essendo appunto l’infanzia la sola età in cui il linguaggio si manifesta completamente e propriamente come mistero, la nostra lettura dei nomi propri avviene sempre in modo misterioso, ovvero estatico.
El Trinche non si è mai spostato dalla città dove è nato: Rosario, sul fiume Paranà. Raccontano che quando Menotti lo convocò come titolare della nazionale argentina, el Trinche accettò di raggiungerlo a Buenos Aires. Giunto alle porte di Rosario, però, attratto dalle acque del fiume, el Trinche decise di fermarsi a pescare…
In questo viavai cosacco tra passato e futuro le Bilance non vengono mai capite, ma questo non le fa desistere dal gioco: anzi, a propria volta, con sottile e metafisica vendetta, le Bilance denunciano come incomprensibile, per non dire francamente cretino, il fatto che per il resto del mondo passato e futuro abbiano due nature distinte.
Quanto segue si deve in parte ai contatti hollywoodiani dell’editore italoamericano Sommariva (le cui controverse e ancora misconosciute imprese ecdotiche verranno presto recensite su questa stessa rubrica), che ha accettato di condividere in anteprima italiana su Zibaldoni alcuni ragguagli da lui raccolti oltreoceano.
Recensione di The Hateful eight in esclusiva mondiale per “ZIBALDONI E ALTRE MERAVIGLIE”! I nostri contatti transatlantici ci hanno permesso di assistere in anteprima assoluta all’uscita statunitense della versione in 70mm dell’ottava fatica di Quentin Tarantino, qui atrabiliosamente recensita. Negli Stati Uniti è prevista la distribuzione nei cinema della versione digitale del film a partire dall’8 gennaio 2016. In Italia The Hateful Eight uscirà il 4 febbraio, distribuito da 01 Distribution.
A Viviana Piccolo Marionetta senza fili Bambina vera La libreria si trovava in fondo a un viale della città vecchia, nascosta. Quando Rossano arrivò vide, imprecando dentro di sé, che il cartello di cui l’amico gli aveva parlato, il cartello con scritto, “cercasi commesso”, era stato levato. Nondimeno entrò, per i libri e per [continua]