Un sentimento quasi dolce invade il protagonista colpito alla schiena, che nella notte mischia il corpo abbandonato con la natura, in un suggello drammatico, forse prevedibile, ma comunque decisamente riuscito sul piano narrativo. Tanto da fare di Bartolini e del suo romanzo uno tra i migliori rappresentanti di quella seconda fila, dietro ai Fenoglio, Calvino, Meneghello.