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Nella maggior parte dei casi, quando si parla di trama si fa riferimento al plot, al rapporto tra fabula e intreccio, vale a dire all’ordine del racconto. Se invece considerassimo per un momento il discorso narrativo dal punto di vista retorico, sarebbe forse più opportuno valutare ciò che potremmo definire il rapporto tra l’ordine d’invenzione, [continua]

Nella sua epoca, l’epoca delle avanguardie, l’opera di Macedonio Fernández sembrava concepita per un lettore futuro, abitante di una città virtuale, capace di provare un’intensa commozione per mezzo delle parole e disposto a demolire tutti i miti sui quali si era andata creando la sua personalità. Un lettore eccezionale nel XX secolo ma, per ragioni [continua]

Il mezzo che aveva a disposizione per il compimento dell’impresa era una bici senza freni, viola, bilanciata, compagna fidatissima. A voler essere precisi, il manubrio era privo ormai anche delle leve dei freni, e il telaio si snodava senza alcuna dotazione delle guaine entro le quali un tempo erano scorsi i cordini che si fissavano [continua]

Maertens era un uomo enorme. Alto più di uno e novanta, per un peso superiore ai cento chili, abitava alla periferia di Sile. Da quando era morta la moglie, non riusciva più a entrare in casa. A fine giornata scendeva dalla corriera che lo riportava nel quartiere e si sedeva sulla breve rampa che saliva [continua]

Gli undici racconti che formano la raccolta “Il ritardo” hanno tutti l’aria di un sopralluogo.  No, non temete: per una volta nessun delitto, nessuna suspense, nessun luogo esotico dove dare la caccia al criminale, nessuna confessione da estorcere.  Piuttosto, luoghi della provincia italiana, ma indecifrabili; paesaggi di montagna, ma anche piccole città, con i loro [continua]

Il resto

di in: Bazar

1.   Tutto si era ridotto di misura. Aveva visto suo figlio uscire dal cortile con la macchina: un lungo giro, il rumore delle ruote sulla ghiaia. Sua moglie era partita in mattinata per andare a trovare una zia, ospite in casa di riposo. Così era rimasto un po’ a guardare. Tutte quelle cerimonie erano [continua]

Anni di studio

di in: Bazar

I. Si era appostato nel sottoscala. Anche se ormai capitava di rado che una donna uscisse di casa per andare alla fontana, due di loro venivano ancora ad attingere l’acqua per i fiori. Così, il lunedì pomeriggio si metteva ad osservarle. Se lo era imposto quasi controvoglia. Di schiena, con il secchio in mano, parlavano [continua]